Per tre mesi abbiamo potuto dirgli “ti voglio bene”.

1 Giugno 2023

TRE MESI IN CUI ABBIAMO POTUTO DIRGLI OGNI GIORNO “TI VOGLIO BENE”

Nel raccontarvi la storia di mio fratello Paolo, non riesco a trattenere le emozioni e questo è positivo perché significa che in me c’è ancora tanto tanto amore.

 

Mio fratello Paolo è stato assistito da ADVAR per 3 mesi, prima in Hospice e poi a casa con l’assistenza domiciliare.

Tre mesi nei quali siamo stati abbracciati, coccolati e guidati verso una nuova vita. Diversa dalla precedente, ma comunque vita.

Durante il suo soggiorno alla Casa dei Gelsi la sua innata positività ha trovato il modo di esprimersi.

Ricordo un pomeriggio in cui un famigliare di un’altra stanza ha iniziato a suonare il piano e Paolo si è messo a ballare il tango con il deambulatore dicendomi, con la sua solita ironia, “mi hanno detto che devo fare ginnastica!”.

Sento ancora il profumo dei fiori del Parco Olimpia nelle nostre serate seduti a chiacchierare in giardino.

Sorrido dolcemente mentre questi ricordi passano nella mia mente in modo sereno perché ho la consapevolezza che, grazie al vostro lavoro, Paolo ha avuto i migliori giorni possibili.  

Grazie ai miglioramenti raggiunti durante la degenza in Hospice, dopo un mese e mezzo abbiamo potuto portarlo a casa attivando l’assistenza domiciliare. Ed è stato un altro mese vissuto insieme.

Sentirsi chiamati per nome e sentirsi dare del lei, sentire che voi –che siete a casa vostra- bussate prima di entrare nella nostra stanza e chiedete permesso, rispettando così il nostro spazio, sentirsi accolti nei propri bisogni, anche i più piccoli, ha un valore immenso e ti fa sentire rispettato nel momento della fragilità.

Sono tasselli di un’esperienza dolorosa che fanno davvero la differenza.

Grazie ADVAR, sei una creatura meravigliosa.

Marilea Piccolo

La storia è pubblicata su Advar Amici n° 70 |
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Grazie ADVAR sei una creatura meravigliosa.

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