Formazione Volontari

La formazione dei Volontari

Il volontariato vive nel cuore della storia e del nome di ADVAR e fin dai primi passi dona il suo sostegno alle cure palliative che offriamo ai malati inguaribili e alle loro famiglie.

Il compito del volontario è di operare gratuitamente nei confronti di chi sta affrontando un percorso di vita doloroso e difficile e di testimoniare nella comunità il valore della vita fino all’ultimo respiro. Ecco perché essere volontario ADVAR significa far parte di una realtà straordinaria, che richiede impegno e volontà di mettersi continuamente in gioco.

In ADVAR c’è posto per chiunque offra il suo tempo con spirito di servizio e collaborazione, flessibilità, capacità di ascolto e con la motivazione a sostenere i valori di cui siamo testimoni: la solidarietà e la dignità del vivere.

All’inizio del suo percorso l’aspirante volontario viene accolto in un colloquio di selezione e orientamento e poi avviato al corso base, nel quale avrà modo di approfondire i temi principali legati alle cure palliative e all’organizzazione del volontariato in ADVAR.

L’attività di ciascun volontario è coordinata da un referente e si integra con quella dei professionisti che operano in ambito socio sanitario, amministrativo e logistico. Attualmente le aree di impiego del volontario sono: promozione, servizi interni e raccolta fondi, accoglienza, assistenza, supporto all’elaborazione del lutto.

Una volta iniziata l’attività ciascun volontario è tenuto a proseguire il suo percorso di formazione continua, allo scopo di sostenere la motivazione, di elaborare il proprio vissuto, di accrescere le competenze relazionali, il senso di appartenenza e migliorare costantemente la qualità del servizio.

Se vuoi diventare volontario ADVAR puoi contattare i seguenti recapiti e fisseremo un colloquio nel quale potremo darti tutte le informazioni utili.

 

perché la cosa più importante non sono io e quello che faccio, sono i malati il cuore di quello che si fa qui. Mi sento parte di qualcosa che non è solo mio, un frammento di un cuore molto più grande

Ho capito col tempo che devo prendere la forma del bisogno che c’è in quel momento, come fa l’acqua dentro un vaso” .

“Posso dire che io qui dentro non respiro la morte, ma la vita. Nel libro che c’è in ingresso ho trovato una frase scritta forse da un familiare che diceva “ La vita è un cammino fantastico, non possiamo decidere quanto durerà ma possiamo decidere di rimanere vivi fino all’ultimo centimetro

 

Parliamo insieme di Lasciti Testamentari Solidali.


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