Il 5per1000: fiducia, paradosso, speranza
Per i cittadini il 5perMILLE è una facile ed ottima opportunità per sostenere una realtà in cui credono, che si dedica agli altri nell’ambito della ricerca, della cura, dei servizi alla persona, dello sport – a favore dei bambini, dei ragazzi, degli anziani…
Per i cittadini significa dare un VALORE etico benefico e sostanziale ad un importo – grande o piccolo che sia – che non costa nulla, perché è una percentuale del prelievo fiscale comunque dovuto.
E se per i cittadini non cambia nulla, è invece fondamentale per la realtà che lo riceve, perché spesso rappresenta un’entrata che fa la differenza nel permettere o meno la realizzazione di progetti e servizi in favore della Comunità.
Qual è la situazione oggi?
Il 26 maggio, meno di una settimana fa, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato gli elenchi dei beneficiari del 5perMILLE 2024.
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/area-tematica-5×1000
I dati sono stati analizzati in dettaglio da “Vita”, pubblicazione di riferimento per il Terzo Settore, a cui dobbiamo la più sincera gratitudine per l’inestimabile lavoro di informazione che da decenni svolge al servizio del dibattito pubblico, nell’interesse delle comunità, dei loro bisogni e di chi se ne prende cura, dedicandosi alle famiglie, ai più fragili, a chi sta crescendo, a chi si sta curando, a chi saluta per la prima volta la vita o deve dirle addio…
C’è una buona notizia.
Dopo un periodo di relativa stasi, culminato nel 2021 con un calo delle scelte dei contribuenti, che destinarono solo una parte del fondo nazionale stanziato allo scopo, più recentemente la consapevolezza e la fiducia in questo strumento appaiono in crescita significativa: le firme sul 5perMILLE aumentano a ritmo sostenuto, oltre 700.000 in più all’anno, giungendo a sfiorare i 18 milioni per i redditi 2024.
Si tratta di un ottimo risultato, è il messaggio che sempre più italiani sono disposti a costruire un patto tra chi firma e chi riceve, è il segnale che sempre più persone si sentono soggetti attivi nella realizzazione concreta del sostegno a tanti bisogni fondamentali, sempre più persone vogliono essere utili in modo gratuito, sicuro, diretto, mirato.
Ma ecco il paradosso.
Aleggia, tuttavia, anche un’ombra inquietante sui dati del 2024: l’ombra del paradosso.
Per molti enti beneficiari – circa la metà, almeno tra i maggiori – all’incremento del numero delle firme ottenute dai cittadini ha corrisposto una diminuzione dell’importo erogabile. Com’è stato possibile?
In alcuni casi, forse le organizzazioni beneficiarie avranno registrato la propria crescita tra contribuenti di reddito medio basso. Eppure, secondo l’Agenzia delle Entrate, i redditi 2024 sono cresciuti complessivamente del 5%…
La spiegazione generale è un’altra: il fondo nazionale per il 5perMILLE ha un tetto, posto a 525 milioni. Secondo le stime di “Vita”, la quota di IRPEF effettivamente destinata dai contribuenti, in modo puramente aritmetico, risulterebbe superiore di circa 50 milioni rispetto alla cifra che verrà realmente erogata ai beneficiari; pertanto, a causa del tetto del fondo nazionale, evidentemente divenuto inadeguato, più contribuenti destinano il loro 5perMILLE, più gli importi erogati vengono tagliati.
Come evidenziato dalla stampa nei giorni scorsi, in provincia di Treviso il fenomeno si è manifestato in linea con la media nazionale.
L’organizzazione che ha raccolto il maggior numero di adesioni nella Marca è stata l’ADVAR, passata – con i suoi due Enti, Associazione e Fondazione – da 17.420 firme e 650.813 euro nel 2023 a 17.703 firme e 586.355 euro; quindi, per il 2024, si contano 283 cittadini in più che hanno scelto l’ADVAR rispetto all’anno precedente, ma quest’ultima riceverà dal Ministero delle Finanze 65.000 euro in meno!
Spiega la Presidente, Anna Mancini: “Nel 2024 i servizi di ADVAR sono cresciuti molto. Abbiamo assistito più pazienti in cure palliative, sia a domicilio sia nell’hospice ‘Casa dei Gelsi’; abbiamo sostenuto più dolenti nell’elaborazione del lutto attraverso l’équipe ‘Rimanere Insieme’; abbiamo allargato i nostri servizi psicologici a bisogni ulteriori, istituendo ‘Il Ponte’ per i malati oncologici sin dalla prima diagnosi; abbiamo mantenuto vivo l’impegno nelle attività culturali, che da sempre contraddistingue l’umanesimo di ADVAR; in sintesi, abbiamo superato la quota di 1.000 famiglie supportate nell’anno, 200 contemporaneamente ogni giorno.
Il nostro lavoro è aumentato del 15% e, con esso, le risorse assegnate al funzionamento di quei servizi, incarnati da 85 professionisti e 288 volontari. Non ci siamo risparmiati e, per quanto ci dicono i numeri delle firme sul 5perMILLE, possiamo solo ringraziare i Trevigiani della loro incessante generosità.”
Il Segretario Generale, Alberto Toniolo, non nasconde una certa amarezza: “Senza nulla togliere ai colleghi di altri Enti del Terzo Settore che svolgono attività diverse e non meno preziose, ma basate su progetti – che si finanziano in base alle risorse disponibili – ADVAR offre servizi di continuità: noi ci siamo sempre, 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno, e dobbiamo provvedere a sostentare con altrettanta continuità un’organizzazione e un’infrastruttura che possa prendersi cura dei bisogni, chiaramente crescenti, della comunità del territorio.
Scendendo a esempi concreti: con il 5perMILLE incassato l’anno scorso abbiamo potuto sostenere i costi – al netto dei contributi ULSS, che ne coprono mediamente solo il 40% – delle cure palliative per 45 ricoverati alla ‘Casa dei Gelsi’ e 90 malati a Domicilio.
Il minore introito che avremo nel 2025 ci costringe a fare appello ai sostenitori, vecchi e nuovi, affinché l’abnegazione dei nostri operatori e l’instancabilità dei nostri volontari possano seguitare a rispondere alle necessità delle persone che soffrono: da 37 anni ADVAR esiste per loro.”
Tutti, come cittadini, con il 5perMILLE possiamo fare la differenza: mettendoci la firma!
– Giovanna Zuccoli Resp. PR STAMPA & Eventi